NASCITA
e STORIA DI ACLI PARMA APS

Le Acli sono una associazione a livello nazionale di promozione sociale fondate da Achille Grandi nel 1944 che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di emarginazione sociale.

Attraverso una rete diffusa di circoli, servizi, imprese ed associazioni specifiche, contribuiscono a tessere legami della società, favorendo forme di partecipazione e democrazia.

Le ACLI a Parma, si costituiscono agli inizi degli anni 50.

Come in tutta Italia anche a Parma, in quel periodo le Acli avevano un rapporto molto forte con la Democrazia Cristiana e furono caratterizzate dalla presidenza di Luigi Marmiroli (in carica fino al 1960 e scomparso nel 2017, personalità di spicco della sinistra DC, esponente dell’Azione Cattolica e del sindacato CISL.

Nei primi anni 60 nacquero i “Cantieri Scuola” e i corsi per apprendisti organizzati dall’Enaip nel nostro Appennino con lavori di ristrutturazione in alcune canoniche, e una delle iniziative, promossa da un nostro circolo, fu il Festival della canzone popolare di Mossale (alta val Parma), ideata, nel 1954, da Don Arnaldo Baga presidente di quel circolo e grande sostenitore delle Acli. Ancora oggi questo festival è una manifestazione molto seguita e popolare, e le Acli, dal 2018, fanno parte del comitato promotore.

A Marmiroli, 1° presidente delle Acli di Parma, subentrò Bruno Busani che rimase in carica fino al 1969 e scomparso ai primi di dicembre del 2019. La sua presidenza coincise con lo “strappo” a livello nazionale di Labor e il conseguente distacco dalla DC e dalla Chiesa; a livello locale vi furono i primi fermenti, con la nascita di gruppi giovanili (Gioventù aclista) e l’entrata in scena di alcuni “preti operai” (ricordiamo tra gli altri don Ferruccio Siliprandi e don Bruno Gandolfi). Un ruolo importante lo ebbe l’assistente spirituale don Raffaele Dagnino, sostenitore di ogni novità che consentisse una vicinanza della chiesa locale con la realtà operaia.

In quel periodo, anche i rapporti con la Chiesa locale (con Vescovo Amilcare Pasini) furono segnati da diverse incomprensioni, temperati dall’azione di Don Raffaele Dagnino e dal suo successore don Gianni Coruzzi.

Il gruppo “Gioventù Aclista” era molto attivo e partecipava alle lotte operaie; tra l’altro si stampava a Parma un bollettino mensile denominato Rivolta Cristiana.

In questo clima Bruno Busani si dimise e nel 1969 vi fu il commissariamento di Sergio Minelli che convocò il XIV congresso provinciale; nel 1971 e 1972 vi furono altri due congressi (il XV e il XVI) con l’elezione a presidenti di Franco Boscherini e Luigi Iannacone (direttore del bollettino Rivolta Cristiana) ed esponenti, con Claudio Michelotti e Nando Donnini, di Gioventù Aclista.

Dopo le dimissioni di Iannacone, termina di fatto “la stagione socialista” delle Acli di Parma e vi fu un altro commissariamento che portò nel 1972 a nominare presidente Enzo Bandini che rimase in carica fino al 1976. Con la presidenza Bandini possiamo dire che inizia lentamente il riavvicinamento delle Acli alla Chiesa locale, proseguita, a fatica e con alti e bassi, anche con le presidenze successive.

Dal 1977 al 1981 i presidenti furono Bussolati e Eugenio Ghillani.

Dal 1982 al 1984 ci fu di nuovo un altro commissario straordinario (Riccardo Rossi). Come si può notare anche dai congressi ravvicinati e dai commissariamenti, fu un periodo molto travagliato. Dal congresso indetto dal commissario Rossi nel 1984 fu eletto Paolo Pelagatti (che rimase in carica tre anni e pochi mesi dopo la sua rielezione avvenuta nel congresso del 1987, si dimise e gli subentrò Anna Piletti (che rimase in carica fino al 1996).

Nel 1993, a seguito dell’accordo a livello nazionale tra Patronato e Fabi (il sindacato dai dipendenti bancari), anche a Parma si costituì il Caf per l’assistenza fiscale; successivamente si costituì la Cooperativa Acli Service che fu liquidata e sostituita alla fine del 1999 dall’attuale società Acli Service Parma srl (con soci Acli Parma (80%), Acli ER (10%), Patronato nazionale (5%) e Caf nazionale (5%).

Dopo il mandato Piletti fu eletto presidente Paolo Mingori che rimase in carica fino al 2000.

Il congresso del 2000 ha portato alla presidenza Lucio Mioni (fino al 2004); successivamente e per due mandati (fino al 2012) il presidente è stato Claudio Ochi.

Nel quadriennio successivo (dal 2012 al 2016) fu eletto presidente Gianfranco Zannoni.

Nel 2016 è stato eletto presidente Enrico Fermi e confermato nel congresso 2020, celebrato all’inizio della pandemia Covid.

Negli anni gli assistenti spirituali delle Acli sono stati: Don Raffaele Dagnino, Don Gianni Coruzzi, Don Armando Moretti, Don Corrado Zappettini, Don Andrea Volta, Don Augusto Fontana.

Le Acli di Parma sono iscritte al registro regionale APS al n° 1996; da luglio 2019, in base al decreto 3 Luglio 2017 n° 117 hanno adeguato il proprio statuto, diventando Acli Parma Aps.

Attualmente sono attivi 13 circoli, di cui due in città, e gli altri nella zona appenninica (Tornolo, Borgotaro, Bardi, Varsi, Fornovo) e della bassa (Zibello, Busseto, Fontevivo) con circa 800 soci.

Acli Parma fa parte del Forum provinciale 3° Settore ed il suo presidente è membro del consiglio; è altresì socia di CSV Emilia, il Centro Servizi per il volontariato.

IMPRESE, SERVIZI ED ASSOCIAZIONI SPECIFICHE
(Patronato, Acli Service, Enaip, Fap, U.S. Acli)

Ognuna di queste ha un proprio organismo (CdA o consiglio) molto spesso costituito da membri delle Acli stesse.

Tutti i dirigenti delle Acli e i membri dei consigli di amministrazione dei servizi o società sono volontari e svolgono la loro attività a titolo completamente gratuito.

NUMERI DELL’ASSOCIAZIONE

A parte i primi anni 50 quando i tesserati erano mediamente 4.000 ogni anno e circa 40 circoli, dal 1960 è iniziato il calo consistente e fino al 1990, tranne poche eccezioni con numeri leggermente più alti, la media dei tesserati si attesta attorno ai 1.000/1200 soci, con in media 15 circoli.
Dal 1990 ad oggi i tesserati sono stati attestati attorno a 1.000 con un leggero calo dal 2012, per arrivare ai circa 800 attuali.
Dal 2004 vanno aggiunti i tesserati Unione Sportiva (oggi circa 1.000 e dal 2009 i tesserati Fap (oggi circa 650 soci).